Multe da photored? Vediamoci chiaro.

Il consigliere Arturo Baglivo ha interrogato Sindaco e Giunta per una situazione che sta coinvolgendo centinaia di automobilisti leccesi alle prese con i nuovi photored.

«In questi giorni sui social alcuni cittadini destinatari di sanzione per infrazione semaforica, hanno lamentato l’impossibilità di visionare il fotogramma della sanzione. I photored, in questo caso, non hanno rilevato solo il passaggio con il rosso, ma anche l’aver oltrepassato la linea d’arresto o aver invaso l’altra corsia. A detta dei cittadini queste infrazioni, se effettivamente avvenute, sarebbero state per poche decine di centimetri ma attualmente i sanzionati lamentano l’impossibilità di visionare i fotogrammi, chiedere chiarimenti e magari poter contestare la sanzione, perché non si può accedere al comando di polizia locale per le norme anti covid».

Motivo per il quale il consigliere del Movimento 5 Stelle leccese sostiene che vada fatta chiarezza. «I cittadini che si recano al comando possono comunicare solo tramite citofono. Non è attivo un indirizzo internet dove si possa visionare, previa autenticazione, le immagini per consentire, di accertarsi dell’infrazione ed effettuare il pagamento della sanzione nei tempi (cinque giorni dalla notifica) al minimo con la riduzione prevista dalla legge».

Baglivo continua « dalla pagina dedicata è possibile l’accesso al servizio digitale tramite Spid ma non è possibile procedere con un form on-line, ed occorre scaricare un modulo da compilare e allegare. Tuttavia, il modulo non è scaricabile perché indirizza ad una pagina di errore, vanificando così la possibilità di invio telematico immediato. Ho chiesto quindi al sindaco e alla giunta come intendano agire per consentire, a chi ha il dubbio di essere stato sanzionato erroneamente, di visionare il fotogramma relativo alla propria infrazione per poter decidere nei termini concessi. Ho chiesto, inoltre, quali provvedimenti intendano attuare nell’immediato per garantire l’accesso ai servizi di sportello essenziali dell’amministrazione comunale e in particolare a quelli della Polizia Locale e se non sia opportuno pensare a un servizio telematico, previa autenticazione, di chat o videochat con i cittadini».

Qui l’interrogazione.

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