Il gruppo del M5S Lecce attacca la scelta dell’amministrazione sull’aumento della tassa di soggiorno.
“Serviva rimodularla in funzione di uno scopo, non aumentarla senza una pianificazione. Ed il periodo pandemico non è il migliore per scelte simili”. Così inizia la nota ufficiale di Arturo Baglivo, portavoce del gruppo Movimento 5 Stelle leccese.
Con la delibera 381 del 23 dicembre 2020, l’Amministrazione Comunale di Lecce ha maggiorato i costi della tassa di soggiorno.
“Sappiamo che la tassa di soggiorno non è un’invenzione dell’amministrazione Salvemini, e che insiste sul turista, ma una tassa di scopo ha l’obiettivo di essere riutilizzata nel settore, per aumentare servizi, impattare nell’organizzazione e nella gestione dell’equilibrio di mercato, rendendolo più performante”, commenta Arturo Baglivo.
“In campagna elettorale abbiamo presentato un programma in cui la tassa di soggiorno veniva rimodulata per incentivare la bassa e bassissima stagione, spalmando un aumento progressivo verso alta ed altissima stagione, da reinvestire in destination management, realizzare un piano strategico di marketing che sviluppasse sinergie tra pubblico e privato e mettesse a sistema i servizi dalla logistica e la mobilità, fino a beni culturali, ristorazione, commercio e ospitalità; nulla di tutto ciò” – continua Baglivo – “assistiamo all’ennesima manovra per fare cassa senza visone strategica, e per di più in un periodo in cui l’aumento di tasse e imposte stride con i conti di milioni di italiani”.
“Attendiamo un piano strategico, auspichiamo dialogo, confronto e serietà, per un settore che incide fortemente sull’economia della città, e dell’intero Salento” conclude Baglivo, anticipando iniziative del Movimento 5 Stelle leccese.
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