Alla luce delle ultime vicende giudiziarie che stanno scuotendo il panorama politico locale, il Movimento 5 Stelle di Lecce, affidandosi al lavoro della magistratura, si augura che venga fatta chiarezza e, ove accertate, chiarite le responsabilità.
L’inchiesta Re Artù coinvolge nomi di spicco della politica locale, che nel tempo avrebbero realizzato una fitta rete di potere, grazie a nomine, incarichi e assunzioni. Una rete che per garantirsi rappresentanza politica avrebbe utilizzato il voto di scambio, elargendo somme di denaro in cambio di voti.
Dinamiche che, come Movimento, continuiamo a condannare fermamente.
Ci auguriamo che i referenti delle aree politiche chiamate in causa, non solo prendano le distanze, ma si adoperino affinché venga esercitato maggiore controllo nella selezione dei candidati, nelle pratiche elettorali, e nell’esercizio delle funzioni pubbliche dei propri eletti.
Ci siamo misurati e ci misureremo con la realtà elettorale, e siamo consapevoli del costo che ha la nostra intransigenza che per noi è un valore fondamentale e continueremo ad essere la casa politica della legalità.
Quando si parla di Cavallino, si parla della discarica. Un tema spinoso che viene trattato con i guanti da tutti, spesso evitato. Voi in Consiglio comunale, e in questi giorni di campagna elettorale, state mettendo al centro della vostra agenda il tema ambientale, senza risparmiare critiche e affondi, alla discarica e al modello di smaltimento. Cosa c’è dietro?
In questa città abbiamo tanti impianti per la gestione dei rifiuti, abbiamo una decina di bio tunnel funzionanti, ovvero il trattamento meccanico biologico che accoglie l’indifferenziato da 27 comuni del nord Salento. Parte di secco diventa combustibile da rifiuto, il resto in discarica. Ormai sono esaurite le due discariche, entrambe a Cavallino, e ora trasferiamo in provincia di Taranto.
Il piano di smaltimento rifiuti è rimasto a 20 anni fa, quando la differenziata era ai minimi termini. Non dimentichiamo che Sindaco e vice sindaco sono indagati per inquinamento ambientale colposo, ARPA ha appurato che la falda è contaminata. Stiamo parlando di una situazione drammatica, non solo per Cavallino, ma per tutto il circondario.
Siamo l’unica forza politica che vuole realmente una riprogettazione del modello di smaltimento rifiuti
Cosa erediti dall’esperienza da Consigleire e cosa può tornare utile per una possibile nomina a Sindaco della Città.
La necessità di amministrare in maniera trasparente. Ho toccato con mano la poca trasparenza, la mancanza delle dirette streaming dei consigli, la rapidità con cui per motivi di privacy vengono rimossi gli avvisi e delibere dall’albo pretorio. Tutte le nostre istanze sono rimaste dentro le quattro mura, fuori nulla. Il paese è pronto ad accogliere altre verità, le verità. Cercherò di dare massima risonanza alle attività pubbliche, massima trasparenza. Introducendo il discorso del Presidente Conte lo anticipavo dal palco: abbiamo bisogno di riappropriarci di uno spirito di comunità, dopo quasi 30 anni di passività. Trasparenza e partecipazione: parole d’ordine.
Lavoro: quando ne parla il Movimento 5 Stelle il collegamento va subito al Reddito di Cittadinanza. Al di la delle polemiche la misura del reddito di cittadinanza, può tornare utile soprattutto a piccole comunità. Il come lo stava raccontando il Presidente Conte parlando di PUC. Di cosa si tratta e come procede a Cavallino?
Abbiamo cercato di stimolare, abbiamo sollecitato servizi sociali, uffici comunali, e l’ambito territoriale di Lecce. C’è un problema di comunicazione e sinergie tra i vari uffici. Molti percettori a Cavallino sono inabili al lavoro, tanti altri possono essere impiegati per il verde pubblico, servizi di segreteria e tanto altro. Dobbiamo sopperire a questa mancanza, facendo da tramite, mettendoci l’attenzione giusta, perché l’obbiettivo va portato a termine. I PUC sono una risorsa che non possiamo sprecare. Per dare dignità ai nostri concittadini, per dare servizi che ad oggi non abbiamo capacità di erogare.
Correte da soli a Cavallino. Niente coalizione, come mai?
Siamo l’unico comune sotto i 15mila abitanti in Puglia in cui c’è una lista unica del Movimento 5 Stelle. Per due motivi fondamentali. Il primo perché abbiamo un gruppo solido, capace, forte. Sappiamo che per avere maggiori possibilità di amministrare questa splendida cittadina servirebbe entrare in coalzione.
Avevamo messo al centro idee e progetti, avevamo proposto di cercare una persona che facesse da raccordo tra le componenti di un’eventuale coalizione. La figura in questione venne anche trovata, ma le forze che lo avrebbero dovuto sostenere si sono tirate indietro, davanti alla nostra forte e concreta necessità di cambiamento per il nostro territorio. Si sono tirati indietro, e rimaniamo perciò unici a rappresentare le reali istanze della comunità. Si sono fermati un attimo prima, noi no. Suderemo la nostra camicia. Sudore onesto, capace, determinato.
Come credi che finisca e come speri che finisca?
Giampaolo Falco Sindaco di Cavallino, una giunta formata da persone pulite, oneste, con le mani libere, con la voglia di cambiare e migliorare questa città. Sappiamo come e cosa fare. Questo è quello che mi aspetto, e questo è quello che spero.
Ma concretamente dobbiamo fare un esercizio di immaginazione, ci siamo visti sul Comune, adesso devono farlo i cittadini, che faranno anche fatica a immaginare volti, facce e persone nuove, dopo che per 30 anni si sono abituati a vedere sempre gli stessi personaggi. E’ arrivata l’ora di cambiare, davvero.
Grazie a Giampaolo Falco, candidato Sindaco per il Movimento 5 Stelle a Cavallino-Castromediano.
Top destinazione, flop amministrazione : Baglivo critica le inefficienze in Città.
“Di necessità virtù, avremmo sperato, così non è stato. Serviva uno sforzo straordinario, ed invece siamo qui ad assistere all’incapacità di gestire l’ordinario.” Così Arturo Baglivo attacca l’operato dell’Amministrazione Comunale rispetto alla gestione dei flussi turistici in città.
“Da anni Lecce è un hub nevralgico per l’intero Salento, e meta estiva tra le top in Italia. Eppure sembra ancora incapace di rispondere prontamente all’effetto overtourism, che esperti e tecnici non solo hanno descritto, ma ne hanno illustrato e avanzato possibili soluzioni” – continua il consigliere pentastellato – “da medico, ancor prima che da cittadino, in piena pandemia mi sarei aspettato ordinanze, controlli e piani di gestione dei flussi, soprattutto nel centro città, dove invece sono state autorizzate, o non limitate, manifestazioni, concerti (che potevano trovare spazio altrove), presenza costante di venditori ambulanti abusivi, assenza di bagni pubblici, informazioni, ragazzi in gran numero accalcati davanti a locali nei pressi di piazza Mazzini o nelle piazzette adiacenti via Trinchese.”
“La Città” – conclude Baglivo – “si è presentata sporca, disorganizzata, caotica, invasa dal traffico veicolare che forse l’apertura più volte promessa del famoso parcheggio ex Enel avrebbe ridotto. Conosciamo tutti la difficoltà del momento, ed è proprio per questo che ci saremmo aspettati uno sforzo maggiore, e delle scelte più oculate. Invece permangono tutte le inefficienze che in tempi normali infastidivano, oggi indignano turisti e residenti. Se non si ha la forza di gestire questo afflusso si abbia il coraggio, come di recente ha fatto il primo sindaco di Porto Cesareo, di ammettere la propria incapacità e si chieda aiuto, ma così non mostriamo certo una bella immagine di Lecce.”
TRA PROROGHE, POCHE INFORMAZIONI E TANTA IMPROVVISAZIONE.
“Oggi in Consiglio Comunale hanno prorogato ancora una volta la vita di SGM – colpita nel socio di minoranza da interdittiva antimafia – tutti hanno votato a favore o si sono astenuti.”
Inizia così l’attacco del Consigliere Arturo Baglivo sull’ennesima proroga di SGM : “una società che negli ultimi vent’anni ha massacrato il trasporto pubblico rendendolo marginale rispetto alla ben più remunerativa gallina dalle uova d’oro che sono le strisce blu.”
Secondo il Consigliere Pentastellato “l’inefficienza la vedono anche i cittadini e la vedono dalle piccole cose ad esempio la semplice mancanza degli orari di passaggio dell’autobus alle fermate. Chi pensa che le persone non vogliano fruire del trasporto pubblico si sbaglia. Da cittadino ringrazio chi ha appeso alle fermate dell’autobus gli orari del passaggio degli stessi visto che SGM non l’ha fatto. Forse non era così difficile farlo e forse non era nemmeno costoso se su tante “paline” sono comparsi questi fogli”.
Certo in tempi di covid ci si aspetterebbe qualcosa di fruibile senza il contatto diretto di più mani, certo sarebbe il caso che l’Assessore alla Mobilità si occupasse di questo caso e certo, davanti all’ennesima proroga, almeno rivendicare la necessità di un servizio di informazione serio e capillare, come non appare essere la gestione del tpl nel suo complesso.
Il consigliere Arturo Baglivo ha interrogato Sindaco e Giunta per una situazione che sta coinvolgendo centinaia di automobilisti leccesi alle prese con i nuovi photored.
«In questi giorni sui social alcuni cittadini destinatari di sanzione per infrazione semaforica, hanno lamentato l’impossibilità di visionare il fotogramma della sanzione. I photored, in questo caso, non hanno rilevato solo il passaggio con il rosso, ma anche l’aver oltrepassato la linea d’arresto o aver invaso l’altra corsia. A detta dei cittadini queste infrazioni, se effettivamente avvenute, sarebbero state per poche decine di centimetri ma attualmente i sanzionati lamentano l’impossibilità di visionare i fotogrammi, chiedere chiarimenti e magari poter contestare la sanzione, perché non si può accedere al comando di polizia locale per le norme anti covid».
Motivo per il quale il consigliere del Movimento 5 Stelle leccese sostiene che vada fatta chiarezza. «I cittadini che si recano al comando possono comunicare solo tramite citofono. Non è attivo un indirizzo internet dove si possa visionare, previa autenticazione, le immagini per consentire, di accertarsi dell’infrazione ed effettuare il pagamento della sanzione nei tempi (cinque giorni dalla notifica) al minimo con la riduzione prevista dalla legge».
Baglivo continua « dalla pagina dedicata è possibile l’accesso al servizio digitale tramite Spid ma non è possibile procedere con un form on-line, ed occorre scaricare un modulo da compilare e allegare. Tuttavia, il modulo non è scaricabile perché indirizza ad una pagina di errore, vanificando così la possibilità di invio telematico immediato. Ho chiesto quindi al sindaco e alla giunta come intendano agire per consentire, a chi ha il dubbio di essere stato sanzionato erroneamente, di visionare il fotogramma relativo alla propria infrazione per poter decidere nei termini concessi. Ho chiesto, inoltre, quali provvedimenti intendano attuare nell’immediato per garantire l’accesso ai servizi di sportello essenziali dell’amministrazione comunale e in particolare a quelli della Polizia Locale e se non sia opportuno pensare a un servizio telematico, previa autenticazione, di chat o videochat con i cittadini».
” La situazione di emergenza COVID-19 continua a mettere a dura prova le attività commerciali presenti sul territorio comunale, moltissime attività sono state costrette a ridurre l’operatività anche per il contingentamento degli ingressi o addirittura a chiudere.”
Così inizia l’interpellanza del Consigliere Arturo Baglivo.
“Una situazione anomala, unica, difficilissima, che oltre al costo in termini di contagi, vite, salute, sta devastando l’economica con ricadute colossali, verso le quali ognuno deve fare il massimo possibile per provare ad attutire il colpo” – continua il Consigliere del Movimento 5 Stelle leccese – “ecco perché ritengo doveroso porsi l’obiettivo di sostenere quelle attività che rivedendo il proprio business, hanno necessariamente investito nell’asporto e nella consegna a domicilio, e che per fare questo hanno dovuto apportare modifiche comunicative, sulle vetrine delle proprie attività, la cui applicazione costa circa 60 euro/mq. Sospendere questo tipo di imposta – conclude Baglivo – non risolverà il dramma economico di molti operatori, ma potrà esprimere un segno di vicinanza del Comune e di tutta la cittadinanza nei confronti delle nostre attività cittadine.”
Il gruppo del M5S Lecce attacca la scelta dell’amministrazione sull’aumento della tassa di soggiorno.
“Serviva rimodularla in funzione di uno scopo, non aumentarla senza una pianificazione. Ed il periodo pandemico non è il migliore per scelte simili”. Così inizia la nota ufficiale di Arturo Baglivo, portavoce del gruppo Movimento 5 Stelle leccese.
Con la delibera 381 del 23 dicembre 2020, l’Amministrazione Comunale di Lecce ha maggiorato i costi della tassa di soggiorno.
“Sappiamo che la tassa di soggiorno non è un’invenzione dell’amministrazione Salvemini, e che insiste sul turista, ma una tassa di scopo ha l’obiettivo di essere riutilizzata nel settore, per aumentare servizi, impattare nell’organizzazione e nella gestione dell’equilibrio di mercato, rendendolo più performante”, commenta Arturo Baglivo.
“In campagna elettorale abbiamo presentato un programma in cui la tassa di soggiorno veniva rimodulata per incentivare la bassa e bassissima stagione, spalmando un aumento progressivo verso alta ed altissima stagione, da reinvestire in destination management, realizzare un piano strategico di marketing che sviluppasse sinergie tra pubblico e privato e mettesse a sistema i servizi dalla logistica e la mobilità, fino a beni culturali, ristorazione, commercio e ospitalità; nulla di tutto ciò” – continua Baglivo – “assistiamo all’ennesima manovra per fare cassa senza visone strategica, e per di più in un periodo in cui l’aumento di tasse e imposte stride con i conti di milioni di italiani”.
“Attendiamo un piano strategico, auspichiamo dialogo, confronto e serietà, per un settore che incide fortemente sull’economia della città, e dell’intero Salento” conclude Baglivo, anticipando iniziative del Movimento 5 Stelle leccese.
Itaparica è una splendida isola brasiliana, ma è anche il nome del centro sportivo sito sulla Lecce-San Cataldo. Poco conosciuta dai leccesi, ancor meno tenuta in considerazione dalle varie amministrazioni, che da anni promettono di metterci mano. Una struttura che, nata per offrire uno spazio di sport, in una città che soffre un’atavica inconsistenza dell’offerta sportiva, del verde urbano e delle aree attrezzate.
“La struttura è stata inserita nel piano delle alienazioni e valorizzazioni comunale, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 131 del 29/09/2020, ma ad oggi nulla si è mosso, ed i risultati sono visibili sotto gli occhi di tutti.” Così Arturo Baglivo consigliere del Movimento 5 Stelle che “data la grave situazione di abbandono, e gli evidenti atti vandalici a danno della struttura, dove si perpetrano abbandoni di rifiuti con incendi degli stessi, ci chiediamo se l’Amministrazione ne è al corrente e quali azioni intenda intraprendere per porre rimedio ad uno scempio di dimensioni sempre più gravi.”
Itaparica sarebbe dovuto essere un centro sportivo, di aggregazione sociale, in un’area depressa, priva di infrastrutturazioni necessarie ed utili alla comunità leccese, in special modo alla residenzialità delle marine, che dopo anni di promesse sono ancora ferme, anzi, continuano a scivolare nel degrado.
Così il portavoce leccese ha presentato un‘interpellanza urgente al Sindaco e alla Giunta per approfondire sulla questione, sollecitare interventi di recupero, data la cronica carenza di impiantistica sportiva, e di messa in sicurezza, con eventuali installazioni di sistemi per individuare colpevoli dei reati di abbandono di rifiuti.
“Non c’è recinzione, l’accesso perciò è permesso agli incivili, a cui Itaparica, grazie alle sue mura di recinzione, offre un luogo lontano da occhi indiscreti, senza videocamere; una vera e propria isola felice per gli incivili, l’ennesimo luogo triste e trascurato della nostra città.”
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In questi giorni in città si è tenuto il campionato nazionale di Ciclocross, presso il parco di Belloluogo.
“Siamo sempre felici quando la nostra città viene scelta come meta, soprattutto per eventi sportivi di carattere nazionale”, commenta Arturo Baglivo, consigliere del Movimento 5 Stelle leccese. “Restiamo scettici per come sia stata gestita l’area camper, circa i servizi essenziali per i camperisti, e delle possibili inosservanze delle disposizioni anti-covid”
La pioggia di questi giorni ha creato un’enorme pantano nell’area destinata al parcheggio dei camper, che occupano anche strade limitrofe, marciapiedi e stazioni di servizio, senza apparentemente alcuna disposizione pianificata.
“L’assenza di illuminazione, l’utilizzo di generatori elettrici senza coperture, in area verde e sotto la pioggia, il dubbio sulla presenza degli scarichi” prosegue Baglivo “e l’assenza di aree attrezzate e di stalli predisposti per i camper, non sembrano essere una cartolina edificante per la città.”
Una manifestazione come il campionato nazionale di ciclocross meritava una pianificazione più attenta ed uno sforzo coordinato per offrire ad atleti ed ospiti sicurezza e ospitalità.
“Ciò che lascia perplessi” conclude Baglivo , “è che Lecce manca ancora una volta di una governance strategica del turismo, e proprio in questo periodo storico, nulla dovrebbe essere lasciato al caso”.
Il portavoce pentastellato auspica controlli e maggiore rigore nelle organizzazioni di eventi e nella gestione dei flussi turistici che, da qui in avanti, tutti gli operatori auspicano di poter rivedere arrivare in città, in sicurezza e con organizzazione.
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“Ci lascia perplessi l’entusiasmo con il quale si esalta la ristrutturazione dell’ex Ariston perché aumenterà il prestigio della zona mentre non ci si accorge che oltre l’incrocio semaforico è un fiorire di ambulanti regolari ed irregolari o di gruppi elettrogeni inquinanti in piazza libertini.” Inizia così l’affondo di Arturo Baglivo in Consiglio Comunale.
“Ricordiamo che il grande marchio di abbigliamento ha un punto vendita distante appena 40-50 metri in linea d’aria sulla stessa strada, più piccolo e in un altro immobile al di fuori del distretto urbano del commercio. Andarsi ad insediare all’interno del DUC evidentemente porterà all’azienda dei vantaggi. ” continua il Consigliere pentastellato.
“La delibera non ci ha convinto non ci ha convinto il metodo e in commissione congiunta attività produttive e urbanistica abbiamo chiesto della discrezionalità sulla scelta di abbattere del 66% gli standard pertinenziali a parcheggio, con un volo pindarico che preferisco non ricordare ci fu risposto che così non era.”
Il portavoce del Movimento 5 Stelle leccese conclude, “eppure ci risulta ancora misterioso come si sia individuata quella percentuale; perché non il 100% o il 10% . Penso non lo sapremo mai qualcuno immagino nella contrattazione ha deciso il 66% di sconto. Perché la fretta di derogare di non dotarsi di un regolamento valido per tutti? . Non lo sapremo quello che è certo è che si è deciso di derogare agli standard pertinenziali a parcheggio perciò pensiamo che questa delibera debba far riflettere accuratamente: se vogliamo che tutti i cittadini siano uguali dobbiamo comportarci con tutti allo stesso modo e mi auguro che quanto prima si intervenga sul costo degli oneri pertinenziali per tutti i Leccesi ma ricordiamo che il problema dei parcheggi non è risolvibile con lo standard pertinenziale monetizzato per le attività perché questo può diventare un costo sociale per la città che sviluppa sempre più traffico ed inquinamento. Riteniamo che sarebbe auspicabile un piano strategico del commercio capace di attrarre nuovi investimenti e non di giocare alle 3 carte.”