Tanti turisti, pochi servizi, Lecce fa i conti con le proprie lacune.

Top destinazione, flop amministrazione : Baglivo critica le inefficienze in Città.

“Di necessità virtù, avremmo sperato, così non è stato. Serviva uno sforzo straordinario, ed invece siamo qui ad assistere all’incapacità di gestire l’ordinario.” Così Arturo Baglivo attacca l’operato dell’Amministrazione Comunale rispetto alla gestione dei flussi turistici in città. 

“Da anni Lecce è un hub nevralgico per l’intero Salento, e meta estiva tra le top in Italia. Eppure sembra ancora incapace di rispondere prontamente all’effetto overtourism, che esperti e tecnici non solo hanno descritto, ma ne hanno illustrato e avanzato possibili soluzioni” – continua il consigliere pentastellato – “da medico, ancor prima che da cittadino, in piena pandemia mi sarei aspettato ordinanze, controlli e piani di gestione dei flussi, soprattutto nel centro città, dove invece sono state autorizzate, o non limitate, manifestazioni, concerti (che potevano trovare spazio altrove), presenza costante di venditori ambulanti abusivi, assenza di bagni pubblici, informazioni, ragazzi in gran numero accalcati davanti a locali nei pressi di piazza Mazzini o nelle piazzette adiacenti via Trinchese.”

“La Città” – conclude Baglivo – “si è presentata sporca, disorganizzata, caotica, invasa dal traffico veicolare che forse l’apertura più volte promessa del famoso parcheggio ex Enel avrebbe ridotto. Conosciamo tutti la difficoltà del momento, ed è proprio per questo che ci saremmo aspettati uno sforzo maggiore, e delle scelte più oculate. Invece permangono tutte le inefficienze che in tempi normali infastidivano, oggi indignano turisti e residenti. Se non si ha la forza di gestire questo afflusso si abbia il coraggio, come di recente ha fatto il primo sindaco di Porto Cesareo, di ammettere la propria incapacità e si chieda aiuto, ma così non mostriamo certo una bella immagine di Lecce.”

Interpellanza ICOPU

Interpellanza ICOPU

La situazione di emergenza COVID-19 ha messo economicamente a dura prova le attività
commerciali presenti sul territorio comunale, moltissime attività sono state costrette a ridurre l’operatività anche per il contingentamento degli ingressi o addirittura a chiudere.

Molte attività commerciali hanno rimodulato la loro attività prevedendo servizi di asporto e di consegna a domicilio. Le modifiche alle vetrine spesso con la sola aggiunta del termine asporto o consegna a domicilio comportano il pagamento dell’imposta che è intorno ai 60euro/mq. Per questo il Consigliere Arturo Baglivo interpella Sindaco e Giunta per sapere

se intendano, nelle more dell’approvazione del Regolamento sul Canone Unico, prorogare il versamento dell’ex Imposta Comunale sulla Pubblicità e Diritti sulle Pubbliche Affissioni (ICOPU) sino al termine dell’emergenza pandemica

se intendano sospendere, sino al termine dell’emergenza sanitaria, e nelle more dell’approvazione del Regolamento sul Canone Unico il pagamento dell’ex ICOPU per gli esercizi che per adeguarsi alla contingenza stiano rimodulando le proprie attività e se intendano consentire l’aggiunta gratuita di messaggi per evitare assembramenti quali “consegna a domicilio, 24h, asporto, ecc…” che non modificano l’impianto pubblicitario delle vetrine.

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Qui tutte le ultime dall’ufficio stampa.

Interpellanza Itaparica.

Il Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle Arturo Baglivo, ha presentato un’interpellanza urgente al Sindaco e alla Giunta per comprendere come lo stato di abbandono del centro sportivo Itaparica, sia degenerato in una discarica abusiva, dove si susseguono roghi per smaltire i rifiuti, nonostante la stessa struttura è stata inserita nel piano delle alienazioni e valorizzazioni comunale. Tale piano, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 131 del 29/09/2020 «Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni
immobiliari» triennio 2020/2022, conformemente alle previsioni normative contenute nell’art. 58 del D.L. n. 112/08 convertito in Legge n. 133/08, nonché nella Legge Regionale n. 5 del 25 febbraio 2010, resta ben lontano dall’essere attuato.

Ecco l’interpellanza Itaparica, presentata dal tuo portavoce al Comune di Lecce.

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Lecce fa i saldi a Zara.

lecce fa i saldi a zara

Non è un nuovo investimento, Zara, il colosso della moda multinazionale, si sposta di 100 metri, all’ex Bingo, – Ariston -, con discrezionalità dell’Amministrazione Comunale, e per pareri degli Assessori alle Attività Produttive e al Traffico, Zara rientrerà nel DUC – distretto urbano del commercio- e monetizzerà il bene pertinenziale con uno sconto di oltre 2/3.

Uno sconto straordinario che è dovuto all’impossibilità di realizzare un parcheggio (bene pertinenziale) e che in realtà già non c’era, e che non ci sarà mai, data l’area interessata.

Ma con l’appoggio dei consiglieri Poli Bortone e Finamore, nonostante la maggioranza sia divisa, l’Amministrazione nonostante l’aumento delle tasse ai piccoli-medi commercianti, ha deciso: Lecce fa i saldi a Zara.

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